Anche la Provincia di Reggio Emilia ha partecipato questa mattina in piazza della Vittoria alle celebrazioni della Festa della Repubblica, svoltesi in ottemperanza delle norme in vigore per il contrasto del diffondersi del virus Covid-19. Il saluto del presidente Giorgio Zanni è stato portato dalla vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi, che “con orgoglio di donna delle istituzioni” ha celebrato “questa festa e questa bellissima parola, Repubblica, che come ci ha ricordato la presidente della Corte costituzionale, Marta Cartabia, costituisce l’alfa e l’omega della nostra Costituzione, un termine carico di storia che racchiude in sé tutto l’ordinamento istituzionale, nei suoi diversi livelli”.
“In questo tempo in cui sembra andare smarrita la memoria del nostro passato, in cui si riaffacciano, senza vergogna e in maniera inquietante, xenofobia e razzismo, in cui la politica spesso soffia sulla divisione sociale e sulle differenze per alimentare un clima di odio e contrapposizione, come se non ci fosse diritto alla differenza e alla diversità – ha tra l’altro detto la vicepresidente Malavasi – è fondamentale richiamarci ai valori comuni e ad una storia che lega in modo inscindibile 25 Aprile e 2 Giugno, date dalle quali partì la nostra faticosa, ma feconda, ricostruzione, perché da questi valori e da questa storia tutti noi, in particolare le giovani generazioni, possiamo trarre motivo di consapevolezza e di fiducia. Perché per affrontare anche i problemi dell’oggi, in un’Italia che deve avere il coraggio di ripartire, bisogna valorizzare quella esperienza che ha portato, in questi 74 anni, il nostro Paese ad essere un paese europeo, con una forte identità nazionale unitaria”.
Ecco, dunque, che “celebrare la Festa della Repubblica significa rafforzare le basi e le motivazioni del nostro agire individuale e collettivo, superare le incertezze e le difficoltà che oggi preoccupano i cittadini e, in un clima di responsabilità e collaborazione, lavorare insieme per far ripartire il Paese”. Ripartire, ha proseguito la vicepresidente Malavasi, “facendo tesoro di quanto abbiamo appreso in questo tempo di libertà sospese e di tempi rallentati, con la consapevolezza che abbiamo bisogno di riforme per aiutare le aziende, per ridare lavoro, per ripensare i servizi, per rilanciare la scuola: ripartire da qui, da questa Festa e dai valori che ci ricorda, per dimostrare con le nostre azioni quotidiane che, come fecero i costituenti, sapremo ripartire con fiducia, ricostruendo il nostro Paese, con prudenza e responsabilità, con onestà e lealtà verso la nostra Repubblica, basandoci sull’uguaglianza, sulla giustizia, sulla legalità, sui diritti e sui doveri, sulla libertà e sulla democrazia”.