Ingressi scaglionati, una quarantina di operatori anti-assembramento, un nuovo sistema di videosorveglianza sui bus, integrato da un software contapersone di ultima generazione. Tutto è pronto, nella nostra provincia, per la ripartenza in sicurezza delle scuole superiori al 70%, nuovo limite che scatterà da lunedì 26 aprile con il ritorno dell’Emilia-Romagna in zona gialla e le nuove misure previste dal Decreto legge 52/2021. “Abbiamo compiuto davvero tutti un grande sforzo, l’ennesimo di un anno particolarmente faticoso, fatto di chiusure e aperture sempre diverse. Abbiamo ripreso in mano il piano operativo predisposto dal Tavolo prefettizio elaborato a dicembre in vista di una precedente riapertura al 75%, poi mai avvenuta, aggiornando le nostre valutazioni, rifacendo tutti i conti tra percentuali cambiate per quanto riguarda sia le presenze degli studenti, sia le capienze dei bus, oggi pari al 50% dei posti totali autorizzati”, commentano il presidente e la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi.
“D’intesa con Agenzia mobilità e Seta, gli orari sia di entrata sia uscita saranno due, con distanziamenti che variano da una a due ore a seconda dei distretti, con 60 mezzi che si aggiungono ai 219 ordinari dedicati al trasporto scolastico ed un ulteriore potenziamento a cui Agenzia mobilità sta lavorando in queste ore – spiega il presidente Zanni – I primi giorni saranno comunque fondamentali per valutare tempestivamente eventuali criticità ed essere pronti, con buona flessibilità, a riadattare eventualmente il trasporto scolastico, così che possa essere in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli istituti e di tutti i territori. Confidiamo dunque sulla collaborazione di studenti, famiglie e personale scolastico perché ci segnalino eventuali criticità. Così come chiediamo ai ragazzi di continuare, come hanno fatto finora in grande maggioranza, a rispettare le poche, ma fondamentali regole da seguire scrupolosamente, come indossare sempre la mascherina a bordo dei mezzi pubblici e, all’aperto, laddove non sia possibile mantenere il distanziamento”.
“Il nostro obiettivo è quello di riportare tutti i ragazzi a scuola in sicurezza e questa nuova ripartenza è un nuovo inizio, che ci porterà a sperimentare una nuova programmazione scolastica, nuovi orari dei trasporti, cambiando le nostre abitudini quotidiane – aggiunge la vicepresidente Malavasi – Crediamo sia però corretto ripartire con una percentuale del 70% e, qualora i dati epidemiologici lo consentano, siamo pronti a risederci al tavolo con le altre istituzioni, a partire da quelle scolastiche, per valutare insieme come portare ancora più ragazzi a scuola, in sicurezza. Non possiamo che ringraziare tutti per il lavoro che si sta facendo in queste ore, per essere pronti lunedì ad accogliere gli studenti”.
Ingressi scaglionati
Nel distretto di Reggio Emilia gli ingressi avverranno alle 8 e alle 10, le uscite alle 13 e alle 15. A Castelnovo Monti il distanziamento sarà invece di un’ora e mezzo all’entrata (8 e alle 9.30) e di due ore all’uscita (13 e 15). Nel resto della provincia – dunque negli istituti di Correggio, Guastalla, Montecchio e Scandiano – la campanella suonerà invece alle 8 e alle 9, mentre le uscite avverranno alle 13 e alle 14.
Per gli orari delle singole classi, si ricorda di consultare sempre i siti degli istituti scolastici.
Operatori anti-assembramento
Alle principali fermate dei plessi scolastici per garantire sicurezza, coordinare la salita e la discesa dai mezzi e coadiuvare il rispetto delle regole di distanziamento, torneranno in azione i circa 40 operatori anti-assembramento che, come concordato nel tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura, e come segnalato dal mondo della scuola, dagli studenti e dai sindacati, insieme anche alle pattuglie della Polizia provinciale potranno supportare il prezioso lavoro di controllo che sarà assicurato dalle forze dell’ordine e, a bordo, dagli addetti di Seta. L’assunzione a tempo determinato degli addetti anti-assembramento è stata possibile grazie a una quota di un finanziamento di 720.000 euro concesso dalla stessa Provincia a Seta ed Agenzia Mobilità, utili anche per l’installazione di un nuovo sistema di videosorveglianza sui bus, integrato da un software contapersone di ultima generazione, già operativo su gran parte dei mezzi del trasporto scolastico.