“Via la maschera, bullo!” concede il bis

Edizione 2.0 per il progetto promosso dalla Provincia che stavolta coinvolge oltre 50 studenti del D’Arzo e del Gobetti: il debutto sul palco il 20 e il 27 aprile a Bibbiano e a Scandiano

Ventisei studenti del D’Arzo di Montecchio e 18 del Gobetti di Scandiano sono i protagonisti dello spettacolo “Via la maschera, Bullo! 2.0” che debutterà mercoledì 20 aprile (ore 11) al Teatro Metropolis di Bibbiano e andrà in replica mercoledì 27 (ore 11) al teatro Boiardo di Scandiano.

“Il progetto – che è stato completamente  finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia e si avvale della collaborazione di associazione Pro.di.Gio. e Centro teatrale europeo Etoile – ha cercato di analizzare e mettere in discussione il concetto di bullismo, un tema quanto mai attuale e in crescita tra i 14 e i 19 anni, attraverso un percorso educativo e teatrale che ha consentito agli studenti di trovare nella dimensione del gioco drammatico stimoli e motivazioni per comprendere il fenomeno”, spiega la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi. La prima parte di attività educative e teatrali è stata realizzata in ciascun istituto, mentre la seconda è stata la realizzazione di un evento-performance che vedrà i ragazzi coinvolti nei due spettacoli in programma a Bibbiano e Scandiano.

La precedente edizione del progetto “Via la maschera bullo!”  promosso dalla Provincia – che aveva coinvolto studenti di Galvani-Iodi e Zanelli di Reggio, Carrara di Guastalla e convitto Corso di Correggio – si era classificata al terzo posto (3.500 euro di premio) al concorso nazionale “No bulls be friends” promosso dall’Unione delle Province d’Italia e finanziato nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un’intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri.

“Anche per questo abbiamo deciso di dare continuità al progetto, coinvolgendo altre scuole e altri territori attraverso una metodologia innovativa ed efficace, che è stata apprezzata tanto dagli studenti, quanto dai docenti – conclude  la vicepresidente Ilenia Malavasi – Sul tema del bullismo nelle scuole siamo impegnati sia aiutando i ragazzi a utilizzare la loro creatività per trattare, e dunque fronteggiare, un argomento difficile, sia aumentando il controllo e la sorveglianza negli istituti di nostra competenza. Fondamentale resta comunque il ruolo anche di insegnanti, dirigenti e genitori per eliminare definitivamente uno dei comportamenti più a rischio durante l’adolescenza, spesso preludio di condotte più gravi anche all’esterno del mondo scolastico, che allarmano l’intera comunità».

 

 

Pubblicato: 19 Aprile 2016Ultima modifica: 25 Giugno 2020