Aemilia, l’abbraccio delle istituzioni al prefetto De Miro

Presidente di Provincia e sindaci in aula per testimoniare la vicinanza e il senso di gratitudine della comunità reggiana “a una servitrice dello Stato che ha aperto una stagione importante”

Prima, al momento del suo ingresso in aula, si sono alzati tutti in piedi. Poi, alla prima pausa dell’udienza, hanno voluto abbracciarla e stringerle la mano per farle sentire anche “fisicamente” la vicinanza e il senso di gratitudine della comunità reggiana per il prezioso e coraggioso lavoro svolto.  Così il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e tanti sindaci o assessori reggiani – tutti rigorosamente con fascia blu o tricolorehanno voluto testimoniare la propria solidarietà  all’ex prefetto Antonella De Miro, chiamata oggi a deporre sul banco dei testimoni al processo Aemilia.

“Abbiamo voluto riaffermare l’apprezzamento e la vicinanza delle istituzioni reggiane a questa servitrice dello Stato che ha aperto una stagione importante per la nostra comunità, come il processo Aemilia sta dimostrando – ha dichiarato il presidente Manghi – Come lei stessa ha dichiarato in aula, nonostante i tanti momenti difficili ed anche drammatici l’ex prefetto di questa terra ha un bel ricordo e questa terra la accoglierà sempre con grande stima ed affetto”

La Provincia di Reggio Emilia, come noto, si è costituita parte civile al processo Aemilia insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo come “persone offese e danneggiate rispetto a tutti i capi di imputazione che hanno ad oggetto i delitti commessi nel territorio del rispettivi enti o la cui manifestazione abbia comunque arrecato un danno all’ente stesso”. Anche oggi il presidente Manghi, con i sindaci o loro rappresentanti, era in aula al fianco dell’avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna. Nelle prossime settimane lo stesso presidente Manghi sarà chiamato a deporre “per spiegare dinnanzi al Tribunale e dunque alla comunità quali sono le ragioni per cui le amministrazioni locali reggiane, insieme alla Regione ed allo stesso Comune capoluogo, hanno intentata una causa che non ha precedenti e per ribadire l’impegno delle istituzioni nel rifiutare e contrastare qualsivoglia forma di prevaricazione e di infiltrazione da parte della criminalità organizzata”.

Pubblicato: 04 Aprile 2017