“La grande festa di sabato sera è una bella cartolina che Reggio Emilia spedisce a tutta Italia, e non solo, rispetto alla sua capacità di affrontare con positività coefficienti di difficoltà severi: e la spedisce con la consapevolezza che lavorando silenziosamente e alacremente le cose si possono fare e che dunque, anche in futuro, il Campovolo può confermare, in maniera più strutturata e costante, la propria vocazione ad organizzare e ospitare grandi eventi come il concerto di Ligabue”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, nel corso della conferenza-stampa di questa mattina in Prefettura in cui le istituzioni hanno valutato congiuntamente, e positivamente, lo svolgimento del mega-concerto che sabato ha richiamato a Reggio Emilia circa 150.000 persone, raddoppiando di fatto gli abitanti della città, ringraziando tutte le persone che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione.
“Questa collaborazione e questa capacità di Reggio Emilia di fare squadra l’abbiamo provata in passato in situazioni diverse, dalle diverse emergenze dovute a fenomeni naturali avversi alle infiltrazioni malavitose, ed è stata ribadita in occasione del concerto di sabato, a conferma di come questo territorio sia ottimamente rappresentato in tutti i suoi ruoli, a partire dai quelli istituzionali più delicati”, ha aggiunto il presidente Manghi, che ha poi ricordato anche l’importante ausilio garantito anche in questa occasione dal sistema di Protezione civile. “Ciò è stato possibile grazie alla dichiarazione di grande evento, che può apparire scontato nell’immaginario collettivo, ma che in realtà deve essere avallata e ratificata per permettere l’attivazione di una serie di forze che si aggiungo a quelle tradizionalmente in campo, come appunto la Protezione civile che con i responsabili di Provincia e Coordinamento del volontariato, Federica Manenti e Volmer Bonini, hanno collaborato dal primo all’ultimo momento alla macchina organizzativa”, ha concluso il presidente Manghi ringraziando i “70 volontari che, insieme a 6 tecnici di Protezione civile della Provincia, hanno contribuito alla riuscita di questo evento, dimostrando grande duttilità e confermando come il volontariato rappresenti un’altra, preziosa connotazione specifica di Reggio Emilia”.