“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”, disse Nelson Mandela – a cui furono dedicati i precedenti Giochi internazionali del Tricolore, nel 2018 – nel suo storico discorso alla cerimonia inaugurale dei Laureus World Sports Awards. Nel darvi l’affettuoso benvenuto da parte di tutta la comunità della provincia di Reggio Emilia, io vi auguro davvero di poterlo cambiare, ma soprattutto vi ringrazio – fin da ora – perché sicuramente in questa settimana di Giochi del Tricolore cambierete in meglio questa città, questa provincia, tutti noi.
La farete con la vostra freschezza, il vostro impegno, il vostro entusiasmo, i vostri sorrisi con l’augurio che possiate vivere una positiva esperienza di accoglienza e di scambio reciproco. E di dare concreta sostanza ai tanti gemellaggi istituzionali e ai rapporti tra società sportive che da decenni si snodano attraverso il nostro territorio, rivolgendosi prioritariamente ai giovani ed alla loro formazione. Promuovendo tra di loro – ma anche ricordandoli a chi giovane più non è – i valori della pace, della tolleranza, del rispetto reciproco, dell’inclusione di chi ha diverse abilità e dell’amicizia quali ideali che si ergono sopra ogni appartenenza.
I Giochi internazionali del Tricolore, fin dal 1997, sono questo: un lungo, bellissimo momento di unione tra diverse persone e diverse culture. Una straordinaria occasione di speranza e di fiducia, perché ci regala la visione di una società del sorriso, dell’entusiasmo e dell’accoglienza, che è il mondo che vogliamo. Ce la regala attraverso lo sport, nella sua più nobile versione, quella giovanile e amatoriale. Quello sport che, oltre a farci bene e a tenerci in salute, ci insegna a conoscere il nostro corpo, con i suoi punti di forza ed i suoi limiti. Perché ad ogni livello, nello sport come nella vita, ci sono dei limiti, delle barriere, che dobbiamo sforzarci di oltrepassare. Lo sport ci educa a provare a superarle, queste barriere: attraverso la fatica, l’impegno, ma anche con la testa e, là dove non arrivano il fisico e la testa, con il cuore.
Grazie al Comune di Reggio Emilia che ha organizzato questa edizione e grazie anche ai tanti Comuni della Provincia che hanno dato il proprio contributo e che ospiteranno gare e competizioni come Albinea, Castelnovo ne’ Monti, Cadelbosco, Rubiera e Scandiano dove si svolgerà la gara di ciclismo scalando il monte Tre Croci. Grazie anche ai dirigenti scolastici e al personale amministrativo e al corpo docente degli istituti superiori del territorio in particolare a quelli del Blaise Pascal, del liceo Matilde di Canossa, del Nobili e del Secchi che ci hanno permesso di trasformare il Polo Makallè in un vero e proprio villaggio olimpico e grazie a quelli dello Scaruffi che al Palahockey ospiteranno colazione e cena degli atleti. Grazie anche ai vostri coetanei reggiani, agli oltre 150 studenti volontari delle scuole superiori della Provincia che vi accompagneranno in questa avventura aiutando lo svolgimento delle manifestazioni e la vostra permanenza qui. Permettetemi un saluto speciale alla delegazione della Provincia di Olomouc, gemellata con la nostra Provincia dal 1964 e presente qui con la sua delegazione di atleti.
Un grande atleta italiano, Pietro Mennea, ha detto: «Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano. Nello sport come nella vita». E’ per questo che lo sport migliora le persone e che le persone possono poi migliorare il mondo.
Buoni Giochi Internazionali del Tricolore a tutti!