Uno spazio eclettico, ricavato da un vecchio maneggio coperto. La natura polivalente e le molteplici possibilità di assetto spaziale ne fanno la sede naturale di progetti speciali, spettacoli di ricerca di qualsiasi genere, stage, workshop, convegni. L’assetto standard è ad un’unica gradinata, la sala inoltre – disponendo di una seconda gradinata a scomparsa e di altri posti a sedere da disporsi in piano – può essere configurata secondo 12 differenti soluzioni, in grado di assecondare le più diverse esigenze di sperimentazione, artistiche e di rapporto pubblico-scena.
Nel 2004 è stata potenziate l’attrezzatura tecnica, e un graticcio continuo su tutta la sala, ha permesso di raggiungere la piena funzionalità e le caratteristiche effettive di uno spazio a pianta totalmente variabile. Lo stesso anno, il teatro viene intitolato a Cesare Zavattini.