L’eccidio della Bettola, piccola frazione al confine tra Casina e Vezzano sul Crostolo in cui nel giugno 1944 vennero trucidati dai nazisti 32 civili, diventerà un film. Prodotto dalla Victoria Filmnova di Christian Spaggiari (che curerà la regia) e la Samanta Melioli Film Writer di Samanta Melioli (che ha scritto la sceneggiatura) si intitolerà “La rugiada di San Giovanni”. Le riprese del lungometraggio inizieranno il primo giugno tra Vezzano, Casina e Carpineti, comprese le frazioni di Montalto, Migliara e Pantano: tra gli interpreti, gli attori Ivana Monti e Auro Franzoni, ma anche l’unica superstite dell’eccidio – Liliana Del Monte – e Beppe Carletti, che avrà un cameo e firmerà la colonna sonora.
Alla vigilia del primo ciak, il film è stato presentato questa mattina a Palazzo Allende dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi (che patrocina l’opera insieme ai tre Comuni), dal regista Christian Spaggiari con l’aiuto Paolo Spaggiari e la sceneggiatrice Samanta Melioli, dall’attrice Ivana Monti, dal leader dei Nomadi Beppe Carletti, dall’unica superstite dell’eccidio Liliana Del Monte e dalla vicesindaco di Vezzano sul Crostolo Ilenia Rocchi (la cui figlia interpreterà Liliana bambina).
“Ospitiamo volentieri, a 70 anni dalla Liberazione, la presentazione di quest’opera che ci consegnerà frammenti e pagine importanti di storia locale, che ho avuto occasione di conoscere personalmente in queste settimane girando da presidente un territorio costellato da episodi drammatici ed eroici che, dalla fine del 1944 al 25 aprile del 1945, hanno davvero fatto la storia della Resistenza italiana”, ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, facendo gli onori di casa – L’eccidio della Bettola rappresenta sicuramente una delle più efferate stragi naziste e il fatto che venga ora riattualizzato anche attraverso personaggi molti noti della nostra comunità, come Ivana Monti e Beppe Carletti, è importante per il mantenimento della memoria di quei fatti”.
Il regista e co-produttore Christian Spaggiari ha quindi spiegato il perché di questo nuovo lavoro – dopo, tra gli altri, il corto “Vittoria” del 2008 – dedicato alla terra reggiana e al periodo della Resistenza: “Sono fortemente legato a quei tempi e alla vita contadina, avevo un nonno che aveva fatto la guerra e a Pecorile, da ragazzino, non avevamo sale-giochi o altri divertimenti, ma passavamo le giornate al bar a giocare a carte con gli anziani, ascoltando racconti suggestivi di chi aveva combattuto in Russia, chi in Africa… Storie affascinanti che ti rimangono dentro…”. Proprio con “Vittoria” era iniziata la collaborazione con Beppe Carletti che proseguirà anche con “La rugiada di San Giovanni”, titolo che pure ricorda la cultura contadina per la tradizione di raccogliere, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, la rugiada: “Firmerà la colonna sonora, proprio ieri mi ha fatto ascoltare qualcosa e devo dire che siamo messi davvero bene… Beppe è veramente una persona speciale, un grandissimo musicista che però in tutti questi anni non mi ha mai fatto pesare il suo valore, e di questo lo ringrazio”.
Il leader dei Nomadi, nel film, avrà anche una piccola parte: “Suonerò la fisarmonica nella locanda della Bettola e avrò qualche battuta: sono un po’ spaventato, ma conto di farcela”, ha scherzato Beppe Carletti, aggiungendo di aver trovato “davvero molto bella la sceneggiatura, che mi ha veramente commosso” e annunciando per Natale l’uscita del cd con la colonna sonora del film.
Canterà, lavando i panni al fiume, anche Ivana Monti, star di un cast tutto emiliano-romagnolo. “Sarà una canzone popolare, di quelle che sentivo da bambina da mio padre, un tenore leggero che cantava in maniera stupenda”, ha detto ricordando lo strettissimo legame che ha sempre mantenuto con Toano, paese d’origine dei genitori, “dove venivo ogni anno d’estate e dove ho ancora una bellissima casa”. Nel film, la grande attrice interpreterà Felicita Prandi in Prati, la nonna di Liliana: “Non poteva mancare la mia presenza, la storia dell’eccidio della Bettola, che ben conosco, mi ha commosso, oltre a riempirmi di angoscia: e in questa bella sceneggiature rivedo tante cose della mia famiglia”.
La stessa Liliana Del Monte, che aveva 11 anni e di quella drammatica notte “ricorda ancora tutto perfettamente”, ha quindi ringraziato i produttori, “anche a nome di quelli che sono stati uccisi senza sapere il perché”: “Purtroppo non cambia niente, ma per loro, oltre che per me, credo faccia piacere essere ricordati”, ha detto.
Oltre a quello della Provincia di Reggio Emilia, il film si avvale del patrocinio dei Comuni di Casina, Carpineti e Vezzano: “Per noi l’eccidio della Bettola ha un valore particolare, la locanda era in territorio vezzanese – ha dichiarato la vicesindaco di Vezzano sul Crostolo Ilenia Rocchi – Da sempre il Comune è impegnato a interpretare il ricordo di questa strage non solo come un momento celebrativo e asettico, ma unendo alla commemorazione eventi culturali per promuovere una cultura della memoria”. La stessa Ivana Monti e lo stesso Christian Spaggiari con il suo “Vittoria” hanno preso parte a queste iniziative, che hanno portato anche – lo scorso anno – “alla pubblicazione di un nuovo libro sull’eccidio, dopo quello scritto nel 1945, grazie alla collaborazione importantissima di Istoreco, e che stanno tuttora proseguendo con un lavoro dei ragazzi della scuola media di Vezzano sulle tre vie dedicate ai partigiani uccisi alla Bettola”.
Le riprese di “La rugiada di San Giovanni” occuperanno tutto il mese di giugno: “Poi contiamo di presentare il film a tutti i principali Festival internazionali del cinema, da Venezia a Cannes, da Berlino a Locarno, ed anche oltre oceano, sperando di suscitare l’interesse delle case di distribuzione”, ha concluso Spaggiari sottolineando come il film verrà girato “con una risoluzione audio e video all’avanguardia grazie alla tecnologia americana delle macchine da presa a 5k” e, con orgoglio, che “tutto il cast e tutta la troupe, dalla produzione alla post-produzione, dal suono alla fotografia, sono emiliano-romagnoli, perché questa regione è assolutamente in grado di realizzare film”.
LA RUGIADA DI SAN GIOVANNI
Produzione: |
Victoria Filmnova di Christian Spaggiari Samanta Melioli Film Writer |
Regia: |
Christian Spaggiari |
Sceneggiatura: |
Samanta Melioli |
Soggetto originale: |
Christian Spaggiari, Samanta Melioli, Liliana Del Monte |
Musiche originali: |
Beppe Carletti |
Ingegnere del suono: |
Andrea Morselli |
Direttore della fotografia: |
Nicola Xella |
TRAMA
La Bettola è una piccola frazione composta da una locanda, un’abitazione e un ponte sotto cui scorrono tranquille le acque del torrente Crostolo.
La notte del 22 giugno 1944 un gruppo di partigiani scende dal bosco e si dirige verso il ponte: l’ordine che hanno ricevuto è quello di farlo saltare, ma qualcosa va storto e la missione non riesce.
Il mattino successivo la vita degli abitanti della zona riprende normalmente, nonostante la paura per quello che è successo la notte precedente. Tra di loro vi sono i Predieri, una famiglia di sfollati, e Rosa, una donna il cui marito è disperso in guerra. Essi vivono all’interno della locanda, insieme a molte altre persone. Nella casa di fronte, invece, vivono la famiglia Prati e la famiglia Spadacini.
Tutto sembra andare bene, o almeno così tutti credono. La sera stessa, infatti, i partigiani tornano a La Bettola per cercare di portare a termine la loro azione, ma questa volta scoppia uno scontro a fuoco con una pattuglia di soldati tedeschi.
Poche ore dopo un gruppo di nazisti partiti da Casina, arriva presso la piccola frazione e ciò che seguirà sarà un eccidio efferato, in cui perderanno barbaramente la vita 32 civili.
Il 24 giugno 1944 il sole sorge su ciò che resta della locanda e della casa delle famiglie Prati e Spadacini, mostrando a coloro che sono arrivati a La Bettola in cerca di superstiti quanto crudele e insensata possa essere la guerra.
Le riprese del lungometraggio inizieranno il 1° giugno 2015 e vedranno la partecipazione di Ivana Monti, nel ruolo di Felicita Prandi in Prati, e di Beppe Carletti, il quale oltre a comporre la colonna sonora, avrà anche una piccola parte.
Quello che si vuole ottenere da questo lungometraggio è poter ricordare e onorare le vittime di questa strage e mettere in luce una pagina della storia reggiana che troppo spesso è stata lasciata nell’ombra.
L’intento è anche quello di mettere in risalto le bellezze naturali che la nostra provincia offre e le tradizioni popolari che per secoli la hanno animata, ma non solo. Si è anche scelto di valorizzare le figure professionali esistenti nel territorio emiliano, creando una troupe formata da persone che non hanno mai smesso di sperare nella futura creazione di un polo cinematografico nella nostra regione.