Caserma dei Carabinieri

BREVI CENNI STORICI
L’edificio fa parte di un complesso storico architettonico realizzato nel 1800 ed è attiguo ad altro edificio di proprietà del Demanio dello Stato, (sede dell’Archivio di Stato).
 
Prima del sec. XVI, nell’area ove sorge attualmente l’edificio adibito a sede dell’Archivio di Stato e Caserma Carabinieri (Corso Cairoli), vi era un “vasto complesso di casamenti” di proprietà dell’Abbazia di Marola.
 
Venne demolito il convento di S. Spirito che si trovava nel borgo di Porta Castello, i frati osservanti, ivi alloggiati, chiesero ed ottennero di edificare la nuova chiesa e l’annesso convento in quell’area che è attualmente delimitata grossomodo da Via Mazzini, Corso Cairoli e Via Gennari.
 
La chiesa aveva la fronte nell’odierna Via Mazzini, circa sulla metà del lato orientale. La costruzione fu innalzata dall’architetto Alberto Paccioni. Come ricorda il Malaguzzi (I. Malaguzzi, “Chiese e Monasteri di Reggio E.”), il nuovo convento di S. Spirito venne restaurato ad opera del padre Giambattista Cattaneo di Reggio, allorché nell’anno 1679 tornò dalla Spagna. I frati minori osservanti vennero allontanati dal convento di Reggio per ordine del duca di Modena con un decreto del 28 marzo 1783.
 
Il 22 Settembre dello stesso anno, nella parte del convento prospiciente all’attuale corso Cairoli, cominciarono i lavori per la costruzione di un palazzo da adibire a residenza del Governatore della città, del Comandante delle Armi e del Maggiore della Piazza, ma poiché il terreno non era troppo fermo e sicuro i lavori vennero sospesi. Come ci conferma il Manzotti, (Manzotti, “Reggio di Lombardia”, ristampa, 1851) su disegno dell’arch. Luigi Grappi (alcuni progetti vennero eseguiti anche dall’arch. Domenico Marchelli) nel 1849, terminato il raddrizzamento della strada del Teatro, i fratelli Giuseppe e Bonaiuto Carmi fecero erigere un maestoso e vasto fabbricato allora sede del convento di S. Spirito.
 
Il palazzo dall’epoca della sua costruzione non ha subito sostanziali modificazioni, salvo la demolizione, in tempi recenti, dell’ala occidentale del fabbricato.
(Tratto dalla pubblicazione “l’Archivio di Stato di Reggio Emilia” di Gino Badini – Reggio E. 1978.)
 
La Provincia è proprietaria di altri immobili destinati ad uso Caserma visibili nelle fotografie allegate a destra.
Pubblicato: 22 Novembre 2006