Il trasporto pubblico locale, nella nostra regione, è strutturato in modo intermodale e cioè sfruttando diversi modi di trasporto: la ferrovia e i classici mezzi su strada quali autobus, pullman, ecc… Si vuole favorire così lo scambio e un passaggio agevole del viaggiatore tra i mezzi su gomma, e i treni.
In particolare, il nostro territorio provinciale trova nella Stazione Mediopadana dell’Alta Velocità ferroviaria un nodo infrastrutturale rilevante del trasporto su rotaia. La nuova stazione, infatti, è concepita come un’infrastruttura che consente spostamenti veloci anche su elevate distanze e che, inoltre, consenta di un sistema di trasporto intermodale di area vasta che permetta di collegare il territorio di ambito non solo provinciale al sistema di trasporto nazionale e che, a sua volta, sia connesso alla stazione locale di Reggio Emilia, dove TPER gestisce i sevizi ferroviari su alcune linee provinciali.
Entrambe le stazioni sono in connessione con un articolato sistema di trasporto pubblico su gomma sia urbano che interurbano.
TPER (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna) è la società di trasporti pubblici nata il 1° febbraio del 2012 dalla fusione dei rami del servizio di trasporto ferroviario di varie aziende (ACT, FER). Con il trasporto passeggeri in ambito ferroviario, l’azienda parte da una percorrenza annua di circa 5 milioni di chilometri. Sono 18.000 i viaggiatori che quotidianamente utilizzano il trasporto ferroviario regionale.
Le infrastrutture, cioè i binari e tutte le altre strutture, sono in capo a FER e per la provincia di Reggio Emilia sono le linee Reggio Emilia – Guastalla, Reggio Emilia – Sassuolo e Reggio Emilia – Ciano d’Enza.
Ma il trasporto ferroviario riguarda anche le merci, riducendo quindi il numero di camion e, in particolare. Uno scalo importante per il trasporto merci su ferro sul territorio provinciale è lo scalo di Dinazzano, a Scandiano nel cuore del comprensorio delle ceramiche, che movimenta quasi 2 milioni e 900mila tonnellate di merci all’anno.