Cammina claudicando ma i lunghi capelli castani e la pelle luminosa parlano chiaro: non è un segno dell’età, ma una ferita diversa. Lo racconta lei stessa ai suoi coetanei: un’auto condotta da un giovane distratto dal cellulare le ha strappato i genitori nel giorno della sua laurea e l’ha costretta a mesi di ospedale. Mentre le immagini scorrono sullo schermo, nel Palasport Dorando Pietri di Correggio, i ragazzi – 466 in presenza e 1.127 collegati da remoto – stanno in silenzio. È la forza dell’esempio, di una formazione fatta da chi – in varie vesti – vive sulla propria pelle esperienze simili tutti i giorni. E che ancora una volta Autostrada del Brennero e Polizia stradale hanno coinvolto in “ABC Autostrada del Brennero in Città”, progetto didattico per la sicurezza stradale. Dopo Carpi, oggi l’edizione numero nove della fortunata formula formativa ha fatto tappa a Correggio: in otto edizioni ha coinvolto 23.032 studenti e proseguirà, fino a fine aprile, il suo percorso in tutte le sei province attraversate dall’Autobrennero.
“Per un concessionario autostradale la sicurezza è una priorità assoluta – afferma l’amministratore delegato di Autobrennero Diego Cattoni – Ogni anno quasi 3.000 persone perdono la vita sulla strada, come se un paese venisse cancellato dalla cartina geografica. Una realtà inaccettabile. Il progetto ABC, accanto agli investimenti in tecnologia, innovazione e manutenzione, è una delle strategie che Autobrennero mette in atto per fare la sua parte in questa battaglia con un obiettivo chiaro: arrivare a tassi di incidentalità prossimi allo zero”. “Tanto si è fatto nel tempo per ridurre questo numero, visto che 20 anni fa le vittime erano 7.000 – gli ha fatto eco Ettore Guidone, dirigente della sezione Polizia stradale di Reggio Emilia – Ma vogliamo abbassarlo ancora. La prevenzione, quella che pratichiamo con i controlli e quella che facciamo qui oggi, è una via fondamentale: mettendo in atto comportamenti corretti potete incidere davvero molto”. La giornata si è aperta con i saluti istituzionali portati dal Prefetto di Reggio Emilia Iolanda Rolli che ha invitato i ragazzi “a rispettare le regole su strada, in auto come su un monopattino, come forma di rispetto in primo luogo per la vostra vita” e da altri rappresentanti istituzionali: erano presenti la Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Elena Carletti e il commissario straordinario del Comune di Correggio Salvatore Angieri, la dirigente scolastica dell’Istituto tecnico Einaudi Maria Cristina Santini in rappresentanza anche degli altri istituti coinvolti e il vice provveditore Niccolò Cescon. A dare il benvenuto ai ragazzi anche i rappresentanti delle realtà partner di ABC: ACI e Vigili del Fuoco di Reggio Emilia, Servizio territoriale emergenza di Reggio Soccorso, Croce Rossa Italiana di Correggio e Polizia locale.
Quindi la parola è passata ai formatori di Autostrada del Brennero e della Polizia Stradale che hanno intervallato consigli pratici, da come informarsi prima e durante il viaggio in autostrada a cosa fare in caso di guasto al veicolo, con brevi filmati di incidenti avvenuti sulle autostrade e testimonianze correlate: i ragazzi hanno potuto toccare con mano come leggere un messaggio whatsapp, cambiare una canzone sul cellulare, mettersi alla guida dopo aver bevuto possa davvero essere fatale. L’obiettivo di ABC è del resto quello di avvicinare gli studenti delle ultime due classi delle secondarie di secondo grado, prossimi alla patente, al codice della Strada, offrire loro gli strumenti per una corretta valutazione del rischio e promuovere un comportamento responsabile quando si viaggia in autostrada. Attimi di commozione si sono intervallati ai commenti dei giovani, a dimostrazione di una partecipazione convinta, favorita dalla diffusione attraverso la piattaforma Kahoot! di un quiz sui temi trattati. A rispondere meglio di tutti la 4B Mat dell’Istituto D’Arzo, che si aggiudicherà un premio.
Nell’ultima sessione i ragazzi si sono spostati nel villaggio della sicurezza, allestito nel parcheggio del Palasport. I partner dell’iniziativa hanno fatto vivere ai giovani, nelle varie postazioni, un frammento dell’esperienza di un incidente: dalla guida in stato di ebbrezza con gli occhiali speciali di A22, ai simulatori di ACI, dai defibrillatori della Croce Rossa e del 118 all’etilotest della Polizia Stradale ai mezzi dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale fino alla simulazione vera e propria di un intervento su veicoli incidentati.