Inaugurato ufficialmente questa mattina – alla presenza delle autorità tra cui il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – il Progetto Montagna che consentirà a 260 studenti di Castelnovo Monti di essere formati a distanza, grazie al collegamento, mediante tecnologie digitali e informatiche innovative, con centri di eccellenza del territorio reggiano.
L’iniziativa è promossa da Unindustria Reggio Emilia, in collaborazione con Unione Montana dei Comuni dell’Appennino reggiano (capofila il Comune di Castelnovo né Monti), Istituti tecnici superiori di Castelnovo Monti Cattaneo-Dall’Aglio e Mandela, Fondazione REI e le imprese Siemens, General Com e Project Group.
I laboratori, connessi da remoto, sono quattro e sono ubicati presso la sede di Reggio Emilia del Digital Automation Lab, lo stabilimento Project Group di San Polo d’Enza e i due istituti tecnici montani coinvolti.
Fabio Storchi, Presidente Unindustria Reggio Emilia: “Abbiamo dato vita a questa iniziativa di formazione e qualificazione del capitale umano, rivolta in particolare ai giovani, perché riteniamo fondamentale l’apprendimento delle nuove tecnologie e dei processi di digitalizzazione, per contrastare l’abbandono della montagna e favorire così la residenzialità e il radicamento nel territorio montano; creando in questo modo le premesse per la crescita e lo sviluppo del sistema economico e sociale dell’Appennino Reggiano”.
Barbara Lori, Assessora alla montagna Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato: “Sono orgogliosa e soddisfatta di questo progetto che ruota attorno a tre temi chiave per la nostra montagna: giovani, formazione e lavoro. Tutti elementi che concorrono a politiche di contrasto allo spopolamento e a creare condizioni affinché anche i territori più periferici possano essere parte attiva di un’innovazione – economica e sociale – necessaria. Un’opportunità, che coglie bisogni delle imprese e che, attraverso una forte partnership tra pubblico e privato, guarda al futuro del territorio. Questa iniziativa è in piena sinergia con le iniziative regionali e ha un ulteriore valore aggiunto: quello di agevolare scambi tra il mondo della scuola e quello del lavoro: un tassello importante per favorire opportunità e stimoli per le nuove generazioni”.
Giorgio Zanni, Presidente Provincia di Reggio Emilia, ha aggiunto: “Grazie a questa preziosa sinergia tra istituzioni ed imprese promossa da Unindustria riusciremo a garantire, attraverso le più moderne tecnologie digitali ed informatiche, le stesse opportunità formative e occupazionali delle scuole della città agli istituti tecnici e professionali di Castelnovo Monti, un polo scolastico di grande qualità come dimostra anche il consistente aumento di iscrizioni, quasi il 12% in più, che si è registrato a febbraio in vista del prossimo anno scolastico”.
Tiziano Borghi, Presidente Unione Montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, ha detto: “L’inaugurazione di questi laboratori segna una strada importante per il futuro del nostro territorio, che punta a dare opportunità formative e lavorative avanzate ai nostri ragazzi. Istituti tecnici e professionali dell’Appennino, aziende ed Enti di ricerca ora possono mettere in campo nuove potenzialità didattiche, formative e industriali, ma anche superare le distanze che il territorio impone.
Un percorso che unisce realtà di eccellenza e imprese che sono fiori all’occhiello del territorio e che dimostrano che in collina e montagna possono trovare sede imprese proiettate nel futuro, garantendo occupazione e importanti prospettive socio economiche al territorio”.
Enrico Bini, sindaco di Castelnovo Monti, spiega: “Questo progetto si inserisce nel Laboratorio Appennino, che prevede altre opportunità formative che saranno attivate nelle prossime settimane. Vogliamo intensificare i rapporti tra il mercato del lavoro e i nostri Istituti superiori che muovono proprio dalla valorizzazione del capitale umano. E’ una grande opportunità, un investimento sui giovani, per sviluppare al meglio le loro potenzialità “.
Fausto Mazzali, Presidente Fondazione Rei, commenta: “Siamo felici di partecipare alla rete dei laboratori; il DAL – Digital Automation Lab è organizzato come una fabbrica dimostrativa e mediante la connessione gli studenti potranno accedere alle attrezzature di Via Sicilia da remoto. In questo modo oltre alla condivisione di informazioni poniamo le basi per rafforzare la relazione fra il sistema scuola ed il sistema imprese con cui il DAL è in stretto contatto”.
Raffaella Menconi, Responsabile Siemens SCE (Siemens Cooperates with Education) Italia, entra più nel dettaglio: “In Siemens abbiamo studiato un’architettura tecnologica che, seguendo i principi di Industria 4.0, porta il progresso dall’ambito industriale a un ambiente scolastico. In questo modo, gli studenti potranno collegarsi da remoto alle macchine presenti nei laboratori, in modo performante e flessibile. I docenti, a loro volta, potranno offrire una didattica tecnicamente più efficace, sia in presenza che a distanza. Nel corso delle lezioni verranno sviluppate competenze specifiche, legate ai concetti di teleassistenza e telecontrollo.
La società General Com, con sede in Salvaterra di Casalgrande (RE), nella persona di Francesco Tosatti, Field Technical Sales, ha supportato l’installazione, la messa in servizio e la configurazione del sistema, ha inoltre provveduto alla formazione degli insegnanti sul suo utilizzo e sulle future implementazioni. L’azienda inoltre ha realizzato il cablaggio delle apparecchiature Siemens presso il Digital Automation Lab e la Project Group”.
Paola Bacci, Dirigente Scolastica Istituto Cattaneo Dall’Aglio, dice: “Considerando i trienni dei corsi coinvolti sono circa 200 i nostri ragazzi che usufruiranno di questa opportunità. I corsi interessati sono Informatica, Automazione ed Elettrotecnica. Le apparecchiature collegate sono: stampante e laser scanner 3D, progetti IoT, braccio robotico collaborativo, due banchi didattici di automazione con dispositivi per spazio automazione”.
Monica Giovanelli, Dirigente Scolastica Istituto Mandela, racconta: “Il nostro laboratorio dispone di un tornio a controllo numerico, un robot collaborativo e a breve di una stampante 3D. Gli studenti del triennio dell’indirizzo meccanico che usufruiranno delle attrezzature sono circa 60”.