È ormai conto alla rovescia per il REmilia Pride che il prossimo 25 giugno colorerà di arcobaleno le vie e il centro storico di Reggio Emilia. Sarà una giornata di festa e protesta, organizzata da Arcigay Gioconda Reggio Emilia Aps, la seconda dopo la prima edizione svoltasi nel 2017: ad oggi hanno aderito alla manifestazione oltre 65 tra enti ed associazioni cittadine e non solo.
“Oggi più che mai quanto proclamato nella nostra Costituzione, così come nella Carta dei diritti dell’Unione europea, non può rimanere una mera dichiarazione d’intenti. I diritti civili, tra cui il primo è quello del riconoscimento della propria personalità e libertà, vanno sentiti propri con consapevolezza e vissuti nella pratica quotidiana perché siano realmente di tutti i cittadini e le cittadine, senza discriminazioni – commenta Claudia Dana Aguzzoli, consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità e Diritti civili – E’ per questo motivo che, insieme a tante amministrazioni locali della provincia, ci uniremo alla manifestazione: per ribadire che occorre tenere aperte le porte del dialogo senza paura di affrontare la realtà, riconoscendo e accettando le differenze e, inoltre, che i nostri territori che hanno un’altissima tradizione di civiltà e attenzione per i diritti, non arretreranno dalle proprie conquiste.
“E’ di pochi giorni fa la notizia che la Procura di Padova ha scelto di impugnare 33 atti di nascita appartenenti a bambini nati da coppie omogenitoriali, chiedendo ai giudici di cancellare il genitore non biologico dagli atti. Si tratta davvero di una decisione crudele e priva di umanità e che sconta un vuoto legislativo gravissimo rispetto al quale il Parlamento dovrebbe legiferare quanto prima, a tutela delle famiglie e dei bambini”, conclude Aguzzoli.
Il REmilia Pride partirà da viale IV Novembre: lì è previsto alle 16 il concentramento del corteo che si snoderà lungo il centro storico, percorrendo via Emilia San Pietro fino a piazza Gioberti, via Mazzini, corso Cairoli per arrivare in piazza della Vittoria, rivendicando il diritto delle persone Lgbtqia+ di vivere in “un posto sicuro”, come recita lo slogan scelto per questa edizione. Qui, sul palco allestito per l’occasione, si alterneranno i portavoce del mondo Lgbtqia+ (lesbiche, gay, bisex, trans*, queer, intersex, asex) e i testimonial che hanno accolto l’invito dell’organizzazione.
Sul palco si alterneranno momenti più politici ad altri di musica e spettacolo, durante i quali fare festa ma soprattutto avanzare proposte e fare ascoltare la propria voce, chiedendo maggiori diritti e tutele a fronte delle politiche messe in atto dal Governo per le persone Lgbtqi+, e in particolare per i bambini figli delle coppie omogenitoriali e per le persone migranti. Saranno presenti la madrina scelta per questa edizione del Pride, la linguista Vera Gheno, e il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessora alle Pari Opportunità Annalisa Rabitti, che presenteranno alla cittadinanza il Premio come Città Inclusiva, recentemente riconosciuto a Reggio Emilia da parte dell’Unione Europea, anche grazie all’operato del Tavolo Interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e l’inclusione delle persone Lgbtqia+, una azione unica nel suo genere che pone il territorio reggiano all’avanguardia in tutta Italia e Europa sul tema dei diritti. Sul palco saranno presenti la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi. La piazza diventerà infine la scenografia di una grande festa a base di musica, grazie all’intrattenimento di Histerika, offerto da Circolo Arci Tunnel, fino alla chiusura del Pride previsa per le ore 23.
Per tutta la giornata del 25 giugno, a partire dalle 10 del mattino, piazza della Vittoria ospiterà inoltre i punti informativi delle associazioni e dei partner che sostengono il REmilia Pride. Grazie alla collaborazione con Reggio Children, inoltre, ci sarà un’apposita area-atelier per bambini alla Biblioteca delle Arti in piazza della Vittoria (iniziativa aperta su prenotazione tramite link di iscrizione reperibile su siti e social), mentre sarà allestito uno spazio ristoro a cura di Arci Reggio Emilia.
Tutti i proventi della manifestazione saranno destinati al sostentamento della Casa Arcobaleno per l’accoglienza di vittime di discriminazioni “Pier Vittorio Tondelli”, inaugurata da Arcigay Reggio Emilia a novembre 2022.
Come per la precedente edizione del 2017, anche quest’anno il REmilia vede un’imponente struttura organizzativa composta da oltre un centinaio di persone che, a titolo volontario, hanno scelto di contribuire all’organizzazione, dalla sicurezza ai punti ristoro all’allestimento dei banchetti per la vendita dei gadget che serviranno a finanziare l’evento. Arci, in particolare tramite Arci Giovani, Arci Solidarietà, parteciperà con forze volontarie per permettere all’evento di svolgersi in piena sicurezza.
“Il REmilia Pride, che Reggio ospita per la seconda volta negli ultimi sei anni, è frutto di una progettualità e di un impegno politico e organizzativo che si sono consolidati nel tempo e hanno portato la nostra città ad essere più sicura, ovvero più avanzata, di tante altre realtà nel riconoscimento dei diritti civili, dell’eguaglianza e della dignità delle persone”, ha detto il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi presentando l’iniziativa ai media insieme alla consigliera provinciale alla Legalità, Fabiana Montanari .
“A Reggio Emilia ad esempio abbiamo celebrato la prima unione civile tra persone dello stesso sesso in Italia, abbiamo realizzato la Casa arcobaleno per l’accoglienza e la protezione di persone in difficoltà, aperto il Tavolo interisitituzionale contro l’omotransnegatività – ha concluso il sindaco – Il Pride ora offre l’opportunità di una forte testimonianza ideale e politica, che sottolinea l’importanza di affermare diritti fondamentali in una fase delicata della storia del nostro Paese”.
“Siamo onorati e orgogliosi di poter ospitare il Pride durante questo mandato – ha sottolineato Annalisa Rabitti, assessora a Pari opportunità e Cultura – Quando Arcigay di Reggio ci ha presentato il progetto dal titolo ‘Un posto sicuro’, abbiamo subito deciso di aderire, perché in questo momento l’Italia non è un posto sicuro per le persone Lgbtqia+. Ci sono discriminazioni, i ragazzi più giovani devono affrontare episodi di bullismo, mentre le famiglie omogenitoriali sono private dalle tutele giuridiche. Siamo a fianco delle associazioni promotrici e delle famiglie Arcobaleno, a cominciare dal lavoro collettivo che svolgiamo nel Tavolo interistituzionale. In questo momento Reggio Emilia c’è e non arretra di un passo dalla difesa dei diritti”.
Alberto Nicolini, presidente di Arcigay Gioconda, ha spiegato che “questa edizione del REmilia Pride ha l’obiettivo da una parete di sottolineare e difendere quanto attuato sino ad oggi e nello stesso tempo di rilanciare tematiche e valori che attraversano una fase per certi versi critica nel nostro Paese, con episodi di discriminazione che si sono manifestati anche a Reggio Emilia, sebbene qui la sensibilità, l’attenzione e le azioni messe in campo siano assai più rilevanti che altrove. Di questa attenzione, è prova il fatto che il REmilia Pride conta ad ora su 65 adesioni fra istituzioni, enti, associazioni, organizzazioni sindacali e di altro genere. Aspettiamo migliaia di persone, in una piazza che sarà un posto sicuro e animato da una grande volontà di dialogo”.
Jacopo Vanzini, vicepresidente Arcigay Gioconda, ha illustrato i vari aspetti organizzativi del REmilia Pride, ha ricordato che le risorse spontanee raccolte nell’occasione saranno indirizzate alla copertura delle spese di gestione della Casa arcobaleno e ha presentato la vetrofania dedicata al ‘posto sicuro’, cioè non discriminante e aperto a tutte e tutti, che diversi esercenti della città esporranno all’ingresso dei negozi in occasione del Pride: “Con questa manifestazione vogliamo dire che esistiamo al pari di tutti, che le città, le altre come questa, sono di tutti e per tutti devono essere un posto sicuro”.
LA MADRINA – Non un personaggio dello spettacolo, ma una personalità che lavora quotidianamente per cambiare il mondo che ci circonda: questo il criterio seguito dal Pride emiliano per selezionare “la madrina” dell’evento 2023. La scelta è ricaduta su Vera Gheno, linguista nota per la battaglia per un linguaggio più inclusivo, amica di Arcigay Gioconda e promotrice del segno linguistico schwa (Ə) in opposizione al maschile sovraesposto che caratterizza la lingua italiana, annullando nella lingua e nei pensieri tutti gli altri generi.
COMMERCIANTI E ASSOCIAZIONI – In vista del 25 giugno, è significativo e in crescita il numero di commercianti ed esercenti del centro storico che hanno scelto di dare il loro sostegno al REmilia Pride, raccogliendo così l’invito di Arcigay Gioconda ad appendere alla vetrina del proprio locale o negozio la vetrofania “QUESTO E’ UN POSTO SICURO” che invita chi è vittima di aggressioni a sfondo omotransfobico, razziale, misogino o abilista a rifugiarsi in questi luoghi, sostenendo di conseguenza il tema politico della manifestazione e le richieste della comunità Lgbtqia+.
Come nel 2017, i mesi precedenti al Corteo del 25 giugno sono stati caratterizzati da numerosi eventi di sensibilizzazione a Reggio e in provincia, permettendo di raccogliere fondi a sostegno della manifestazione e della Casa Arcobaleno, ma sopratutto affrontare i temi della piattaforma politica. In particolare, tra i 35 eventi svolti, ci sono state mostre, talk, spettacoli teatrali e film, cene, e una nuova edizione del drag queen bingo, coinvolgendo da marzo a oggi migliaia di persone.
MOSTRE FOTOGRAFIA EUROPEA/CIRCUITO OFF – Continua ad essere esposta la Mostra Open Air di Linda Bournane Engelberth “Outside the Binary” in via Farini e piazza Prampolini. Il progetto fotografico “Outside the Binary” esplora letteralmente il mondo per raccontare l’esistenza di persone non-binary, gender fluid, agender, genderqueer, ossia di quelle persone che non si identificano nel binarismo uomo o donna in tutti i paesi. Un racconto che mostra con semplicità e naturalezza che in tutte le parti del mondo – dall’Africa al Nord Europa, dalla Cina agli Stati Uniti – esistono identità differenti, oltre allo schema binario proposto da molte società. L’idea che non possano esistere più di due possibili generi (uomo-donna) è una tematica controversa e contemporanea, che spesso porta alla marginalizzazione di queste persone non riconosciute a livello legislativo, ma soprattutto a livello sociale.
I ritratti scattati da Linda Bournane Engelberth con una macchina fotografica analogica intendono normalizzare le loro esistenze e la percezione che il mondo ha di loro.
La mostra è promossa dall’ufficio Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’Associazione Arcigay Gioconda e il Tavolo Interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone Lgbtqia+ in occasione della Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia che ricade il 17 maggio.
LA PIATTAFORMA POLITICA – Il manifesto politico del Remilia Pride 2023 fa il punto sullo stato dell’arte dei diritti civili in Italia e sulle misure messe in campo dalle istituzioni reggiane per contrastare e prevenire i crimini d’odio contro la comunità Lgbtqia+
“Nel 2017 il REmilia Pride ha portato 17.000 persone a manifestare per le strade di Reggio Emilia – come ribadisce il manifesto politico del Remilia Pride 2023 – Da allora, insieme, tanto è stato ottenuto: un tavolo interisitituzionale contro l’omotransnegatività; una legge regionale per il contrasto e la prevenzione delle discriminazioni contro le persone Lgbtqia+; un punto di accesso endocrinologico per le persone trans* in ospedale e l’apertura della casa arcobaleno “Pier Vittorio Tondelli” che oggi ospita tre persone in fuga da gravi discriminazioni. Tuttavia è ormai chiaro che tutto questo non basta. Viviamo in un’Italia il cui governo è pronto a schiacciare chiunque sia diversə, a partire dalle persone Lgbtqia+. Non siamo “carichi residuali” ma persone da salvare. Siamo famiglie di bambinə senza diritti, ma lottiamo per l’uguaglianza per tutte le famiglie. Subiamo offese e sputi per le strade, anche a Reggio Emilia, ma lavoriamo per ottenere educazione, dialogo e accoglienza, senza dimenticare nessunə. Di fronte agli attacchi e alle ingiustizie che la comunità subisce quotidianamente, chiediamo alla città di Reggio Emilia, alla Regione Emilia Romagna e all’Italia di poter semplicemente vivere in “Un Posto Sicuro”, tutelando maggiormente i servizi, il mondo del lavoro, la scuola e il paese tutto, per il benessere di tutte le minoranze. Secondo tutti i dati, le persone Lgbtqia+ in Italia sono tra le più discriminate, senza che dal 1993 ad oggi si sia mai ottenuta alcuna legge che punisca le discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere. Il DdL Zan, che includeva anche la fattispecie della misoginia e della disabilità, è affondato alla fine della scorsa legislatura tra gli sguaiati applausi dei senatori di destra. Oggi più che mai dobbiamo scendere in piazza e rivendicare con orgoglio il nostro diritto fondamentale di esistere e di vivere in un posto sicuro. Per questo chiediamo che Reggio Emilia, città del tricolore e della prima unione civile italiana, ci aiuti a difendere e promuovere i diritti civili in una Italia che ancora rappresenta il fanalino di coda in Europa, secondo tutte le statistiche. Il Pride è una manifestazione di orgoglio e consapevolezza. Non importa se si è gay, etero, bisessuale, trans*, non binary, intersex, asessuale, che si sia neurodivergenti, neurotipici, con disabilità o non, che si creda nella religione o meno, che si viva o no con hiv, qualunque sia l’età o l’etnia: i diritti e la libertà devono essere un patrimonio di tutta la cittadinanza”.
SOSTENITORI – A riprova di quanto sul territorio siano sentite le tematiche promosse dal Pride, scenderanno in piazza a manifestare diverse amministrazioni pubbliche: oltre alla collaborazione del Comune di Reggio Emilia, difatti, l’evento ha già ottenuto il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia a cui si sono aggiunti anche i Comuni di Fabbrico, Scandiano, Cavriago, Casina, Reggiolo, Boretto, Albinea, Rubiera, Cadelbosco di Sopra, Poviglio, Novellara, Correggio, Castellarano e Quattro Castella. Altri Comuni del territorio stanno discutendo la concessione del patrocinio in questi giorni.
Il progetto del REmilia Pride è promosso da Arcigay Gioconda Reggio Emilia Aps che gestisce la Casa di Accoglienza Arcobaleno “Pier Vittorio Tondelli”, in collaborazione col Comune di Reggio Emilia.
Il comitato promotore si avvale del supporto di: Cgil – Camera del Lavoro Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Fabbrico, Comune di Cavriago, Comune di Casina, Comune di Reggiolo, Comune di Boretto, Comune di Scandiano, Comune di Rubiera, Comune di Albinea, Comune di Cadelbosco di Sopra, Comune di Poviglio, Comune di Novellara, Comune di Correggio, Comune di Castellarano, Comune di Quattro Castella, Arcigay Nazionale, Ausl Reggio Emilia, Tavolo inter-istituzionale Hiv di Reggio Emilia, Arci – Comitato territoriale di Reggio Emilia, Ghirba-Biosteria della Gabella, Circolo Arci Tunnel, Arci Solidarietà, Circolo Arci Gardenia, Reggio Children, Arcigay Modena Matthew Shepard, Famiglie Arcobaleno, Orgoglio Bisessuale, Humans Reggio Emilia, Le Mafalde, La Voce di Una è la Voce di Tutte ODV, NonDaSola Onlus, Non Una Di Meno Reggio Emilia, UP – Unità di Prossimità, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, Via Cassoli Uno, Libera Reggio Emilia, Radio Frequenza 19, Associazione VillaCultura APS, Albinea Live, UDU MoRe, Fondazione E35, Lab AQ16, Casa Bettola, Città Migrante, Polis Aperta.
All’interno del mondo politico, si registra l’adesione di Gruppo Più Europa Reggio Emilia, Sinistra Italiana Reggio Emilia, Correggio Avanti, Possibile Reggio Emilia Comitato Marielle Franco, Reggio Emilia in Comune REC, Europa Verde Reggio Emilia, PD provinciale, Circolo PD di Boretto, Circolo PD di Bagnolo in Piano, Circolo PD di Fabbrico, Circolo PD di Scandiano, Circolo PD di Poviglio, Lista Civica Noi Giovani Correggio, Giovani Democratici Reggio Emilia, Giovani Democratici Correggio, Giovani Democratici Rubiera, Sinistra Classe Rivoluzione Reggio Emilia.