È stato convocato per lunedì 29 dicembre il Consiglio provinciale volto ad affrontare la complessa situazione delle Fiere. La seduta a Palazzo Allende determinerà ufficialmente la rinuncia al conferimento del pacchetto azionario di Autobrennero da parte della Provincia in favore di fieREmilia, la propria controllata, per poter dare attuazione al piano integrativo del concordato di Reggio Emilia Fiere: azioni che l’ente ha in seno al suo patrimonio, per un valore stimato in 15 milioni di euro.
Nel caso in cui il Consiglio approvasse il punto all’ordine del giorno, infatti, sarà stabilito il processo di reverse dello stanziamento come ulteriore quota capitale sotto forma di azioni della società Autobrennero a favore di fieREmilia, che era stato disposto attraverso un atto del Consiglio provinciale nel corso della precedente legislatura.
Nella prospettiva della procedura concordataria in atto, la Provincia deve rideterminare il proprio ruolo, in coerenza con il riassetto funzionale dell’ente voluto dalla Legge Delrio e con il severo taglio imposto dalla Legge di Stabilità al comparto delle Province (un miliardo di euro a livello nazionale e oltre 21 milioni di euro a livello locale), svincolando le azioni Autostrada del Brennero SpA precedentemente destinate al piano concordatario di Reggio Emilia Fiere e della sua uscita in bonis.
Tuttavia rimane alto l’impegno degli enti pubblici per continuare a valorizzare una attività che, grazie all’intervento di fieREmilia, ha ripreso vitalità, per non compromettere i posti di lavoro legati al comparto e al suo indotto, nonché per procedere al pagamento dei creditori. In dieci mesi di attività fieREmilia ha dimostrato di poter riprendere con successo il calendario fieristico reggiano, recuperando tutti i maggiori eventi (dalla mostra internazionale canina, al Camer, al Salone del cavallo, alla rassegna ornitologica e ad altre manifestazioni che hanno visto aumentare le presenze di visitatori), ha impostato nuove sinergie e ha investito in nuove iniziative in vista dell’EXPO, un’occasione che non può non avvalersi di uno spazio espositivo a favore delle imprese del territorio.
Per il presidente Giammaria Manghi: «Siamo consapevoli che le Fiere sono un patrimonio della città, ed è doveroso cercare di non scrivere la parola fine su una società che oggi sta lavorando con positività. Se infatti il pubblico non è nelle condizioni di procedere su questo cammino per sopravvenute esigenze oggettive, non ci sottraiamo all’impegno di cercare soluzioni ulteriori, che possano cioè coinvolgere dei soggetti diversi per dare linfa vitale a Fieremilia e consentirne il proseguimento. A tal fine, non solo la Provincia, ma anche il Comune di Reggio sono ingaggiati per provare a cercare delle valide alternative e affinché possa restare in attività un comparto che va ritenuto importante per il nostro territorio».