“Siamo davvero contenti e soddisfatti di rivedere una scuola rumorosa dove si lavora insieme, studenti e professori, al di là dei ruoli per un percorso di crescita condivisa”. Così la vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi ha portato questa mattina il saluto della Provincia a studenti e docenti reggiani in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico, il secondo in era Covid. La scuola scelta quest’anno è stata il D’Arzo di Montecchio, dove gli studenti, tutti rigorosamente con mascherina, hanno assistito all’incontro con il distanziamento richiesto dalle più recenti disposizioni.
“Abbiamo scelto di venire qui perché la Provincia, occupandosi di tutte le scuole superiori del territorio, proprio sul D’Arzo sta realizzando importanti investimenti – ha proseguito la vicepresidente – A Montecchio, una volta finiti i lavori nell’ex Coop qui a fianco per 1 milione e 650mila euro, saranno infatti a disposizione quattro nuovi laboratori per tutti gli studenti, mentre il Comune sta lavorando per fornire una nuova tensostruttura per l’attività sportiva. A Sant’Ilario, poi, realizzeremo un nuovo edificio scolastico, particolarmente bello e innovativo, per una spesa di 6 milioni e 500mila euro per i due lotti”.
La professoressa Maria Sala, dirigente scolastico dell’istituto superiore Silvio D’Arzo, ha aggiunto che “la volontà di tutti è quella di riavere la nostra normalità: rivedere dopo tanto tempo i ragazzi dietro i banchi è stata una gioia incredibile, coronamento di un lavoro che ha visto le scuole, il Comune e la Provincia lavorare insieme per questo risultato”.
L’incontro è proseguito all’interno della struttura oggetto dell’investimento della Provincia, dentro i primi due laboratori che sono già pronti e che entro poche settimane verranno utilizzati dagli studenti. “Vogliamo così dare a tutti i ragazzi del nostro territorio la possibilità di scegliere la scuola che si ritiene migliore per la propria crescita, fornendo una didattica di grande qualità su tutta la provincia – ha proseguito Malavasi – Si parla tanto di startup, ma proprio la scuola rappresenta il miglior incubatore di idee e talenti che possa esistere, con la speranza che i ragazzi possano poi restituire le competenze sul territorio una volta finito il percorso formativo: investire sulla scuola rappresenta il miglior modo di credere nel futuro per creare una cittadinanza attiva.”
Prima della foto di gruppo la vicepresidente ha concluso: “Forse da adulti non ci ricordiamo l’importanza del percorso scolastico, ma i ragazzi devono essere consapevoli di quanto questi anni di scuola saranno fondamentali per la loro crescita, per diventare adulti ed entrare nel mondo del lavoro, dove probabilmente molti di loro saranno chiamati a fare lavori che oggi non esistono”.