Si sono chiuse le iscrizioni alle scuole superiori della provincia di Reggio Emilia per il prossimo anno scolastico 2020/2021. Al termine delle operazioni online da parte delle famiglie, sono 4.432 le iscrizioni alle scuole secondarie di II grado statali, pari all’87% circa dei 5.129 alunni delle terze medie reggiane (una piccola percentuale si iscrive infatti direttamente a scuola, mentre mentre altri ragazzi si rivolgono a scuole di fuori provincia). I dati, seppur non definitivi, sono tuttavia significativi delle scelte e degli orientamenti degli studenti reggiani.
Riguardo alla distribuzione percentuale degli iscritti tra le tre aree di studio, dai primi dati si conferma la propensione verso i licei: sceglie infatti un indirizzo liceale il 41,4% dei ragazzi, 1,3 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso. Marcato il calo degli indirizzi dell’istruzione tecnica, scelti dal 35,4% dei ragazzi (l’1,5% in meno rispetto al 36,9 dell’anno prima). Infine, in lieve crescita gli indirizzi professionali: 23,2% (a fronte del 23% dell’anno scorso).
“La scelta compiuta dagli studenti reggiani comporta una distribuzione più omogenea rispetto al dato nazionale – dichiara la vicepresidente della Provincia con delega all’Istruzione, Ilenia Malavasi – Mentre in Italia il 56,3% sceglie un indirizzo liceale, il 30,8% un tecnico e il 12,9% un professionale, nella nostra provincia la forbice è dunque decisamente meno evidente, con soli sei punti percentuali di differenza tra licei e tecnici e un dato dei professionali che è quasi il doppio di quello nazionale. In particolare, rispetto al resto del Paese, anche nella nostra provincia crescono le iscrizioni ai licei, in linea con la percentuale di aumento che si riscontra in tutta Italia, con il liceo scientifico tradizionale scelto da circa uno studente liceale su tre. L’istruzione tecnica, che a livello nazionale diminuisce dello 0,2% rispetto all’anno scorso, subisce a Reggio Emilia un calo più significativo dell’1,5%. Preoccupa in particolare, nell’ambito del nostro contesto economico, la forte diminuzione degli iscritti all’indirizzo meccanico, proprio laddove arrivano maggiori richieste dal nostro territorio. La nostra provincia risulta infine in controtendenza rispetto al dato nazionale per quanto riguarda gli iscritti agli istituti professionali, che a Reggio Emilia aumentano dello 0,2% rispetto all’anno scorso, mentre a livello nazionale diminuiscono dello 0,7%”.
“Anche a livello regionale, i licei si confermano al primo posto con il 46,9% delle domande, seguiti dai tecnici con il 36,9% e dai professionali con il 16,2% – conclude la vicepresidente Malavasi – Sebbene i dati reggiani siano decisamente differenti, il trend è tuttavia lo stesso dell’Emilia-Romagna, in quanto crescono i licei, calano lievemente i tecnici e aumentano lievemente i professionali sia a Reggio sia in regione. Da sottolineare come la somma delle iscrizioni ai tecnici e ai professionali, tanto nella nostra provincia, quanto in Emilia-Romagna, superi la scelta liceale, dato in controtendenza rispetto al dato nazionale, confermando una buona tenuta del segmento tecnico-professionale, nonostante la forte spinta verso una diffusa liceizzazione.”
Le scuole. Rispetto alle scelte compiute dai ragazzi e dalle loro famiglie l’anno scorso, a Reggio Emilia crescono tutti i licei con l’eccezione del Moro: particolare preferenza è stata data al Canossa, ma crescono anche Chierici e Ariosto-Spallanzani. Soffrono gli istituti professionali, con l’eccezione della Filippo Re: in calo più consistente il Galvani-Iodi, più contenuto il Motti. Un calo significativo riguarda Nobili, Scaruffi-Levi-Tricolore e Zanelli, mentre risultano in leggero aumento Pascal e Secchi.
A Castelnovo Monti cresce il numero di iscritti all’istituto Mandela, mentre il Cattaneo risulta in lieve calo. In aumento il Gobetti di Scandiano, ma soprattutto il D’Arzo di Montecchio. A Guastalla è significativo il calo del Russell, più contenuto quello del Carrara. Nel distretto di Correggio il liceo Corso è in calo, mentre aumentano leggermente sia il Convitto Corso che l’Einaudi.
Alcune tendenze. Osservando nel dettaglio l’andamento delle iscrizioni per indirizzo di studio (licei, tecnici o professionali), è possibile rilevare alcune specifiche tendenze. Per quanto riguarda i licei, gli indirizzi in aumento sono il liceo delle scienze umane (+19 iscritti) e il liceo delle scienze umane ad opzione economico sociale (+46), il liceo scientifico (+28) e il liceo artistico (+13). In leggero calo il liceo linguistico (-9), il coreutico (-2), il liceo scientifico ad opzione scienze applicate quadriennale (-4) e il liceo scientifico ad indirizzo sportivo (-2). Calano invece in modo più evidente il liceo classico (-24) e il liceo scientifico ad opzione scienze applicate (-33).
Sul versante degli istituti tecnici si registra quest’anno una significativa diminuzione degli indirizzi meccanico (-63) e informatico (-19). Tutti gli altri subiscono variazioni poco significative: grafico (+10), economico (+1), turistico (+1), chimico (+1), agrario (+8), costruzioni (+6), elettronico (-6) e moda (-3).
Infine, negli istituti professionali cala industria e artigianato per il made in Italy (-11), come anche servizi per la sanità (-5) e ottico (-10), mentre odontotecnico registra un +2. Bene enogastronomico (+18), agrario (+9) e servizi commerciali (+7). Stabile manutenzione e assistenza tecnica, purtroppo non decolla l’indirizzo di gestione delle acque e risanamento ambientale dell’istituto Secchi (4 iscritti).