La corruzione nel mirino di Noicontrolemafie

In Provincia giornata di approfondimento e confronto per gli amministratori pubblici

 

La prevenzione della corruzione negli enti locali è stato l’argomento affrontato quest’anno, nell’ambito di “Noicontrolomafie”, nel corso dell’ormai tradizionale momento di approfondimento e confronto per gli amministratori pubblici. Nella Sala del Consiglio provinciale i sindaci, ma anche i vertici di Camera di commercio e sindacati, ne hanno discusso con lo scrittore e storico Antonio Nicaso, direttore scientifico del Festival della legalità, e Claudia Tubertini, professore associato di Diritto amministrativo all’Università di Bologna.

A introdurre il pomeriggio di lavori, il presidente della Provincia Giammaria Manghi, che ha sottolineato come “se è vero che uno degli obiettivi di questa edizione di Noicontrolemafie, anche per dovere di verità, è quello di far emergere il ruolo delle istituzioni locali e la miriade di azioni che, a volte con il coordinamento della Prefettura, in questo territori0 sono state realizzate, è altrettanto assodato che non tutto è stato fatto”. Da qui l’importanza di “questa occasione per metterci in ascolto, insieme alle parti sociali e al mondo economico, e capire dove possiamo ancora intervenire per contrastare al meglio il pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata”.

Una “volontà preventiva di cui va dato atto alla classe politica di questa provincia”, ha riconosciuto lo stesso Antonio Nicaso, sottolineando anche come “pure le prime sentenze dell’indagine Aemilia stiano dimostrando che, a differenza del tessuto economico e produttivo, le istituzioni sono riuscite a respingere l’assalto della ‘ndrangheta confermando, dunque, la tenuta democratica di questo territorio”. “Questo è importante perché le mafie non possono fare a meno della politica, ma qui siete riusciti a tenere fuori dalla porta delle istituzioni uno dei clan più potenti, che ha cercato di creare un’ “altra” ‘ndrangheta tra Cutro e il Crotonese, Catanzaro e parte di Vibo autonoma rispetto a quella storica di San Luca di Reggio Calabria – ha aggiunto Nicaso – Altri, invece, quella porta l’hanno aperta perché avevano interessi e vantaggi comuni”.

 Venendo al tema della giornata, il direttore scientifico di Noicontrolemafie ha invitato a riflettere “sull’importanza di combattere la corruzione, non solo perché non c’è mafia senza corruzione, ma anche per il forte nesso che la lega alla crescita economica di un Paese e di una provincia”.  “Più un territorio è corrotto, meno cresce perdendo preziosi punti di Pil scoraggiando gli investimenti e con la concorrenza sleale  – ha detto – Se vincessimo mafie e corruzione l’Italia sarebbe uno dei Paesi più ricchi del mondo, ma purtroppo su questo fronte si registra sempre più la mancanza di una volontà politica forte e coesa, ecco perché il lavoro che si svolge a Reggio Emilia spicca e questo modello può diventare da esempio per il Paese”. Ma come si può combattere la corruzione? Per Nicaso uno degli antidoti è rappresentato dalla meritocrazia, “fondamentale anche per impedire il furto nei confronti delle future generazioni che si sta perpetrando e rinnovare un rapporto di fiducia tra lo Stato e la società civile, a partire appunto dai tanti giovani che fanno i colloqui malvolentieri pensando che ‘tanto non serve a nulla e il concorso lo vincerà il candidato raccomandato…”.

Da alcuni anni, con l’entrata in vigore della Legge l190/2012, anche la legislazione italiana, oltre a quella europea, “chiede un forte impegno, in particolare agli amministratori pubblici, per evitare prima ancora della corruzione, che si crei un contesto a lei favorevole” ha esordito la professoressa Claudia Tubertini affrontando il fenomeno dalla prospettiva del diritto amministrativo e delle misure di prevenzione della corruzione amministrativa. “Ora in Italia abbiamo una politica anticorruzione ed anche una autorità nazionale con poteri molto penetranti e con grande attivismo – ha aggiunto – Le statistiche saranno anche aleatorie, ma i risultati si stanno vedendo. Bisogna dunque proseguire su questa strada, anche se alcuni correttivi sono auspicabili, ad esempio per ‘tarare’ la normativa rispetto alle dimensioni degli enti locali così da  non aggravare troppo quelli più piccoli, stando però attenti a non consentire giustificazioni perché il livello locale è il primo al quale si rivolge il cittadino e, dunque, deve essere il più credibile ed efficace”.

“Meccanismi di cooperazione tra enti locali volti a effettuare determinati adempimenti in maniera associata rappresentano una possibile strada –  ha concluso Tubertini – E le stesse Province possono svolgere un ruolo importante, ovviamente se potranno contrare sulle necessarie risorse”.

 

Il programma di domani, giovedì

La quarta giornata di “Noicontrolemafie”, il Festival della legalità promosso per l’ottavo anno dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con i Comuni e la Corte Ospitale di Rubiera, si apre domani, giovedì, con due appuntamenti alle ore 10: nell’Aula D.1.1 (al primo piano dell’Università di Reggio in viale Allegri 9)  “Mito & pedagogia mafiosa”, introduce Antonio Nicaso, intervengono Giuliana Adamo, docente al Trinity College di Dublino; la giornalista e saggista Angela Iantosca e Rosa Frammartino, educatrice di pedagogia civica per la legalità; al liceo Canossa di Reggio incontro degli studenti con Michele Corradino, consigliere dell’Autorità nazionale anticorruzione e autore di “E’ normale…lo fanno tutti”, con presentazione dei testi, liberamente ispirati all’esperienza di lettura e scrittura creativa del libro, nell’ambito di laboratori realizzati nei licei Canossa e Chierici e nell’istituto Zanelli.

Alle 17.30 in Comune a Rubiera Nicola Gratteri e Antonio Nicaso presentano il libro “Fiumi d’oro. Come la ‘ndrangheta investe i soldi della cocaina nell’economia legale”.

Alle 18 in Comune a Castellarano il racconto di Giuseppe Costanza, autista di Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci. Alle 21 in Consiglio comunale a Quattro Castella incontro con Michele Corradino, consigliere dell’Autorità nazionale anticorruzione e autore di “E’ normale…lo fanno tutti”, conduce Angela Iantosca.

Pubblicato: 18 Aprile 2018