Molto importante anche per la Provincia di Reggio Emilia l’incontro che si è svolto ieri venerdì 16 gennaio tra il presidente della Regione Stefano Bonaccini e i presidenti delle province emiliano-romagnole.
Le principali novità
Risorse. La Regione ha disposto di mettere a disposizione per il 2015 le risorse che servono a coprire le funzioni delegate e, conseguentemente, il personale delle Province (indicativamente 28 milioni di euro). Si tratta di una fondamentale e non scontata disponibilità.
Tavolo di lavoro. È stato istituito un gruppo di lavoro, di cui fanno parte l’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti e i funzionari regionali competenti, il presidente Manghi, il presidente Virginio Merola (Bologna), il presidente Giancarlo Muzzarelli (Modena), e un presidente di una Provincia della Romagna il cui nome è da definire. Tale gruppo farà il punto sui conti per l’anno 2015 degli enti locali toccati dalla riforma e sull’allocazione delle funzioni per le Province emiliano-romagnole.
Funzioni. La legge sulle funzioni delegate (che conterrà la definizione certa di quali funzioni faranno capo alle Regioni e quali alle Province) sarà approvata in giunta entro metà febbraio, per essere sottoposta all’Assemblea legislativa i primi di marzo. Dieci giunte regionali (Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Umbria, Veneto e Molise) hanno già approvato il provvedimento, ma a causa delle elezioni e del recente insediamento della nuova giunta, mentre l’Emilia-Romagna non ha ancora potuto predisporre la legge, facendo slittare i termini del 31 dicembre 2014 a marzo 2015.
Area Vasta. L’area Vasta diventerà probabile realtà nel 2016. Dopo un anno di riordino e di analisi, l’Area Vasta, in una declinazione ancora tutta da definire, vedrà la luce presumibilmente l’anno prossimo.
Il presidente Giammaria Manghi esprime la sua soddisfazione: «L’incontro in Regione è stato molto positivo, e senz’altro è rassicurante, per me, per i cittadini, e per il personale coinvolto, sapere che vi è un profondo accordo nella necessità di affrontare la riforma con grande impegno. Restano alcuni nodi tecnici, che proveremo a sciogliere presto: la gestione dei 50 dipendenti dei Centri per l’Impiego, che probabilmente dovranno convogliare in un’Agenzia nazionale di cui ancora non si conosce il profilo e che non è ancora stata istituita; e il futuro della Polizia Provinciale.
Non sappiamo se essa resterà legata al settore Caccia e Pesca, o se entrerà dentro una riforma più complessiva dei Corpi di Polizia. Inoltre, cosa non secondaria, abbiamo ancora una forbice di diversi milioni di euro nel bilancio 2015 tutta ancora da coprire, a causa dei pesanti effetti dei tagli subiti in ordine ai trasferimenti statali. Tuttavia -conclude il Presidente- non posso che essere soddisfatto di questo incontro: possiamo guardare con fiducia ai prossimi importanti passaggi istituzionali che abbiamo davanti».
Le prossime tappe: gli incontri con i Comuni e i sindacati
Le Unioni dei Comuni reggiani sono state convocate dal presidente della Provincia per lunedì 19 gennaio alle 15, per un tavolo volto a stabilire i fabbisogni occupazionali dei Comuni e l’avvio di eventuali mobilità da parte dei dipendenti provinciali su questa parte di necessità. Altro punto all’ordine del giorno dell’incontro del 19, sarà il progetto della Stazione Unica Appaltante per le opere pubbliche, richiesta dalla normativa: la Provincia sta valutando infatti l’ipotesi di fare da service ai Comuni per gestire gli aspetti relativi al campo di lavori pubblici, servizi e forniture, stipulando apposite convenzioni con gli enti locali, per svolgerne in modo coordinato i servizi e le funzioni. Continuerà poi il confronto con i sindacati, con il tavolo che si terrà martedì 20 gennaio alle 14,30, per aggiornare i rappresentanti dei lavoratori sulle novità che stanno emergendo in questi giorni dal confronto con diversi interlocutori (Presidente di Regione e Sindaci della Provincia).