Riordino istituzionale e fondi per la messa in sicurezza di un territorio che si dimostra a ogni ondata di maltempo sempre più fragile saranno al centro dell’incontro in programma domani a Bologna tra i presidenti di Regione Emilia-Romagna e Provincia di Reggio Emilia, Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi. “A conferma della collaborazione tra i due enti, tanto sul fronte istituzionale quanto su quello della sicurezza del territorio oltre che sul resto, valuteremo insieme in particolare il tema delle risorse a disposizione dei Comuni”, sottolinea il presidente Manghi.
L’incontro di domani segue del resto di poche ore l’Assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia che ha approvato all’unanimità i criteri di ripartizione dei fondi che saranno assegnati al territorio reggiano sulla base dei 13,8 milioni stanziati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza per la nevicata dei primi di febbraio. Assemblea nel corso della quale è emersa la preoccupazione dei sindaci e dello stesso presidente Manghi circa l’insufficienza di tali fondi, stanziati dal Governo per sostenere gli enti di tutta l’Emilia-Romagna, colpita anche nella costa da una violenta mareggiata.
“Da parte della Regione, che pure ha già stanziato 5 milioni di euro nell’immediatezza della nevicata, ci è stata assicurata la piena disponibilità ad approfondire la gravità di un dissesto che per quanto ci riguarda non è tanto legato alla nevicata di febbraio, quanto alla fragilità – per sua natura – di un territorio che necessita di una serie di interventi strutturali di messa in sicurezza”, aggiunge il presidente Manghi, che nei giorni scorsi ha avuto anche diversi contatti con l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo. “Insieme al presidente Bonaccini domani valuteremo pertanto come sottoporre all’attenzione del Governo il tema del finanziamento di un piano complessivo di messa in sicurezza del territorio, tenendo presente che la stessa Regione, che ha stanziato anche 28 milioni a favore delle Province nell’ambito del processo di riordino istituzionale, non può oggettivamente essere in grado, da sola, di provvedere“, conclude il presidente Manghi.