Sessantasei nuove licenze per taxi – 64 delle quali a Reggio Emilia, per rispondere alle crescenti esigenze della stazione AV Mediopadana – e la possibilità di ulteriori 35 attività di autonoleggio con conducente in tutta la provincia. Queste le principali novità dell’aggiornamento del Piano dei contingenti comunali di taxi e auto Ncc approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale. “Elaborato dall’Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia, su incarico della Provincia, sulla base dei vari parametri indicati dalle norme di settore, l’aggiornamento mira a soddisfare in particolare le sempre maggiori necessità legate al successo della stazione AV Mediopadana, passata dai 30 treni e 1.500 passeggeri al giorno del luglio 2014, un anno dopo l’inaugurazione, agli attuali 58 treni e 3.500 passeggeri, con previsioni di ulteriore crescita”, spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. Non a caso, ben 64 delle 66 nuove licenze riguardano il capoluogo – che deve far fronte anche alle richieste della stazione storica, che registra diecimila passeggeri al giorno – e 24 sono già state rilasciate dal Comune di Reggio Emilia, avvalendosi delle deroghe previste in particolare della Legge Bersani, nei mesi scorsi.
Con l’aggiornamento predisposto dalla Provincia – frutto anche di una fattiva collaborazione con le associazioni del settore, che lo hanno sostanzialmente condiviso – si passa da un totale di 46 licenze taxi alle attuali 112: Correggio (4 licenze), Rubiera (3) e Scandiano (2) confermano la vecchia dotazione, Reggio Emilia passa appunto da 36 a 100 (60 delle quali già assegnate), Guastalla aumenta da 1 a 2 e Sant’Ilario potrà mettere a bando il suo primo servizio taxi, che bilancerà sul versante parmense della via Emilia la dotazione già presente da tempo su quello modenese e potrà soddisfare le esigenze della stazione sulla quale il gruppo Ferrovie dello Stato ha in corso un’importante opera di riqualificazione.
“La scelta di potenziare il settore taxi ed autonoleggio con conducente messa in campo dal Consiglio provinciale intende inoltre favorire quelle forme di integrazione fra il trasporto pubblico e il trasporto privato che garantiscano comunque massima sicurezza, affidabilità, trasparenza e controlli pubblici”, aggiunge il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture e alla mobilità, Marcello Moretti. Per diventare taxisti o autonoleggiatori con conducente, così come per rimanere in attività, occorre infatti superare esami, test e verifiche periodiche da parte di molteplici soggetti ed autorità pubbliche: Motorizzazione civile, Comune, Provincia, Camera di commercio, Agenzia per la Mobilità.
Il nuovo contingente massimo di licenze (112 per i taxi e 220 per l’autonoleggio con conducente) è ovviamente potenziale: al momento quelle già rilasciate sono rispettivamente 66 e 144, spetterà ai singoli Comuni mettere a bando nuove autorizzazioni sulla base di richieste in tal senso da parte dei cittadini o di uno specifico fabbisogno del territorio.