Si è insediato ufficialmente oggi pomeriggio a Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, l’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni di genere in ambito lavorativo. Nato su iniziativa della stessa Provincia ed in particolare della consigliera delegata alle Pari opportunità e diritti civili Claudia Aguzzoli, d’intesa con la Consigliera di parità Francesca Bonomo e con il coordinamento dell’Universitò di Modena e Reggio Emilia, il progetto – uno dei pochissimi in Italia – è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i fondi destinati a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.
“L’avvio del progetto, a ridosso dell’8 Marzo, ha voluto rappresentare per noi un modo differente, ma estremamente concreto, per essere vicini alle donne reggiane e proseguire l’impegno verso la promozione della cultura della parità in ambito lavorativo, e non solo”, ha spiegato la consigliera delegata alle Pari opportunità e diritti civili Claudia Aguzzoli. Nel corso dell’incontro di oggi sono stati illustrati ai numerosi partner le linee guida elaborate dalla Provincia insieme all’Università di Modena e Reggio ed in particolare con la professoressa Giovanna Galli e con il professor Massimo Neri, che sarà il direttore scientifico del progetto. “L’obiettivo sarà quello di raccogliere, elaborare e restituire in un report statistico dati ed indicatori utili all’analisi del lavoro femminile nella nostra provincia, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato, per una puntuale verifica delle pari opportunità e per far emergere eventuali fenomeni di discriminazione”, ha aggiunto la consigliera provinciale Claudia Aguzzoli.
All’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni di genere in ambito lavorativo hanno già aderito 27 Comuni reggiani (Albinea, Baiso, Cadelbosco di Sopra, Casalgrande, Casina, Castellarano, Castelnovo ne’ Monti, Cavriago, Correggio, Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Novellara, Quattro Castella, Reggio Emilia, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, San Polo d’Enza, Scandiano, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Villa Minozzo e Viano), oltre a Ispettorato del lavoro di Parma-Reggio Emilia, Inail, Inps, Ordine provinciale dei consulenti del lavoro, Cgil e Cisl, Cna Reggio e Confcooperative Terre d’Emilia, il Centro italiano femminile (Cif) e la delegazione di Reggio Emilia-Modena dell’associazione di promozione sociale European Women’s Management Development.