Professore di diritto nel convitto legale di Reggio, è più volte consigliere e assessore del comune, consigliere e presidente nell’amministrazione provinciale, nonchè presidente del Frenocomio di San Lazzaro, dal 1870 per 25 anni. Grande ufficiale dell’ordine della corona di Italia, viene eletto nel 1867 deputato e confermato più volte, quindi dal 1890 è senatore del regno. In parlamento si batte perché le provincie di Reggio e Modena ottengano la legge per la perequazione fondiaria. Nel 1899 (nel primo centenario della morte di Lazzaro Spallanzani) fu posto un suo busto nell’istituto di psichiatria di Reggio Emilia.